La Borreliosi - o morbo di Lyme - è una patologia batterica trasmessa all'uomo dal morso di zecca (Ixodes ricinus). L'agente eziologico è una treponemacea del genere Borrelia, ed è comune in Europa. Dai dati provenienti prevalentmente dal Centro Europa (dove c'è la più alta incidenza) in complesso si parla di circa 360.000 casi nel corso delle ultime due decadi.
Per cercare di ridurre la possibilità di essere morsi (e non punti - come capita spesso di sentire) da una zecca infetta , è opportuno vestirsi con abiti adeguatamente lunghi e possibilmente chiari in modo da vedere se c'è una zecca attaccata. I luoghi più a rischio sono boschi e spiazzi erbosi dove possono trovarsi svariati mammiferi selvatici. Il morso della zecca è indolore ed è molto difficile accorgersi della sua presenza. Praticamente è utile sapere che se la zecca viene rimossa prima delle 36 ore, non è possibile che venga trasmessa l'infezione da Borrelia. Quindi dopo una camminata nel bosco è necessaria un'attenta ispezione del corpo per individuare eventuali zecche attaccate. Se l'infezione viene trasmessa, invece, in una maggioranza dei casi, si presenta dapprima un arrossamento circolare (erythema migrans) che ha il suo epicentro nel punto del morso. In questa fase non ci sono test laboratoristici, in quanto la diagnosi è clinica, e deve essere iniziata subito una terapia antibiotica adeguata. Se passa anche questa fase, dopo 40 girni circa dall'infezione è possibiel ricercare gli anticorpi anti Borrelia con un esame sierologico - facendo attenzione alla possibile falsa positività. Le patologie che più spesso possono essere associate a false positività sierologiche sono pazienti con malattie autoimmuni o con altre patologie infettive in corso. Esistono tests di secodo livello come il test ELISA e la PCR che consentono un'analisi del DNA del patogeno, con maggiore precisione diagnostica. Quando l'infezione prosegue, invece, si entra in una seconda fase che può essere potenzialmente anche molto grave ed avere interessamento articolare, cardiaco, del sistema nervoso, degli occhi e della cute. Anche in questa fase si ricorre a prolungate terapie antibiotiche, solitamente endovena, ma i risultati possono non essere sempre ottimali. In Italia è considerata una malattia che gode della copertura del SSN ed è possibile avere esenzione per patologia per le cure specifiche. Rimane comunque fondamentale la prevenzione -quindi si consiglia per quanto possibile di evitare le aree a rischio, sapendo che ormai le zecche infette si sono spostate anche verso i monti ed anche in aree del Nord Europa una volta esenti da tale presenza. Dopo una gita con adeguato vestiario controllare effetti personali, comprese le borse o sacchi a pelo ed infine controllare (o farsi controllare) la cute per individuare al più presto presenze indesiderate!