Uno dei desideri più comuni dei pazienti è quello di avere i denti bianchissimi. E fino a non molti anni fa c’erano poche possibilità di evitare procedure invasive come le corone in ceramica che, pure bellissime, comportavano la necessità di limare i denti per poterle alloggiare.
Da molti anni sono disponibili trattamenti poco invasivi che consentono di ottenere denti anche molto più bianchi del colore di partenza originale.
Qui voglio illustrarvi il caso di una giovane (30 anni) e bellissima ragazza che aveva un problema di alcuni denti vitali molto più scuri degli altri, come potete vedere nella foto sottostante, accostati ad un campione di colore molto scuro (A3,5 - A4)
A questa ragazza ho proposto una soluzione di sbiancamento combinato che consiste nel combinare un trattamento sbiancante in studio ed un trattamento sbiancante domiciliare.
Trattamento sbiancante professionale in studio o alla poltrona
Questo trattamento consiste nell’applicare in studio sui denti un gel sbiancante ad altissima concentrazione di principio attivo (e per questo può essere usato solamente in ambulatorio) con la protezione delle labbra e delle gengive con appositi strumenti (diga liquida per le gengive e apribocca per le labbra).
Il gel viene quindi attivato da una fonte luminosa ultravioletta (lampada per sbiancamento) e tenuto in bocca per circa 20 minuti. Passato il tempo il ridotto viene risciacquato e applicato nuovamente per un numero di volte proporzionato al colore del dente. Al termine di questa procedura il dente è visibilmente più brillante e più chiaro.
Tornando al caso della nostra bella ragazza, anche lei è stata sottoposta allo stesso procedimento con un trattamento sbiancante in studio, ma per sua scelta limitato solamente ai denti dell’arcata superiore. Il trattamento in studio è stato seguito da un trattamento domiciliare con l’uso di mascherine per sbiancamento.
Trattamento sbiancante domiciliare
Consiste nell’applicare sui denti una versione più leggera dello stesso sbiancante usato nello sbiancamento professionale, ma per un tempo più lungo.
Infatti al paziente viene presa una impronta delle arcate dentali con la quale l’odontotecnico realizzerà una mascherina (dima) su misura per quella bocca. La mascherina sarà costruita in modo da lasciare uno spazio sulla superficie del dente, che andrà riempito con il gel, e poi tenuto in bocca per molte ore (generalmente la notte) per un periodo variabile da una a due settimane.
Nel caso della ragazza, dove alcuni denti erano notevolmente più scuri degli altri, sono state date istruzioni di mettere il gel solamente in corrispondenza di questi denti. Ed ecco alla fine il risultato raggiunto:
Prima del trattamento
Dopo il trattamento
Notate che il campione di colore accostato ai denti è lo stesso nelle due foto. Per fare notare meglio cosa è stato possibile ottenere guardate questa foto di tutta la bocca, in cui si può notare la differenza tra i denti dell’arcata superiore trattati con questa metodica e i denti dell'arcata inferiore invece non trattati (per scelta della paziente):
Concludendo, la metodica di sbiancamento dei denti vitali è molto efficace, soprattutto nei soggetti giovani con smalto intatto, e trova la sua massima efficacia nella combinazione delle due tecniche descritte.
L'articolo è tratto dal blog a cura del Dott. Cappelli.