Craniofaringioma con una cisti gigante in un bambino di 7 anni.
cMRI sagittale T1-pesata con mezzo di contrastocMRI coronale T1-pesata con mezzo di contrastocMRI assiale T1-pesata con mezzo di contrasto
I craniofaringiomi e gli adenomi pituitari sono neoplasie benigne che sono localizzate nella sella turcica. Sono caratterizzati da un accrescimento spesso lento e possono diventare sintomatici in seguito a dislocazione e compressione della ghiandola pituitaria e/o del chiasma ottico. Si manifestano entrambi con cambiamenti dell'equilibrio ormonale (spesso insufficienza dell'ipofisi anteriore) con inerzia/stanchezza/affaticamento (dovuti in particolar modo all'interferenza con le funzioni surrenalica e tiroidea) e/o disturbi della vista (tipicamente emianopsia bitemporale). In rari casi gli adenomi pituitari possono produrre ormoni (prolattina, ormone della crescita, ACTH) e questo può indurre ad un'iperattività dei sistemi ormonali. Il disturbo più conosciuto è l'acromegalia (gigantismo), che consegue ad adenomi GH secernenti.
I tumori sintomatici di questa regione devono essere rimossi chirurgicamente. Gli adenomi pituitari possono essere rimossi per via trans-sfenoidale attraverso le cavità nasali od orale. I craniofaringiomi sono solitamente operati per via transcranica, perché possono estendersi intracranialmente, diversamente dai più comuni adenomi pituitari. Sono più grandi e più irregolari, formano comunemente cisti e calcificazioni e sono connessi maggiormente alle strutture circostanti. Sebbene entrambe tali tipologie di neoplasia siano benigne e siano localizzate nella stessa regione, originano da strutture differenti e devono essere valutati e trattati in maniera differente.
Gli adenomi pituitari si manifestano solitamente nella mezza età e più tardi nella vita, mentre i craniofaringiomi solitamente prima dei 30 anni.